APPELLO AI SINDACI D’ITALIA

Cari SINDACI, ci appelliamo alla vostra autorevolezza e al vostro ruolo di connettori tra territori e cittadini e politiche nazionali per una campagna di sensibilizzazione culturale e politica a tutela dei valori della scienza. L’obiettivo del presente documento è chiedere al Parlamento di espungere dal DDL l’equiparazione dell’agricoltura biologica a quella biodinamica, sulla base delle motivazioni di seguito riportate:

Lo scorso 20 maggio 2021, il Senato della Repubblica Italiana, nonostante l’appello della scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo e di tanti altri eminenti scienziati italiani, ha approvato un disegno di legge (ddl) che legittima la pratica dell’agricoltura biodinamica con fondi pubblici; una pratica schiettamente esoterica e stregonesca.

L’Associazione APERTAmente, il cui obiettivo principale è quello di stimolare l’interesse per le scienze con lo scopo di riaffermare e diffondere i valori della cultura e della ricerca scientifica, vuole sostenere le ragioni della scienza contro la deriva antiscientifica alla quale andremmo incontro se si arrivasse ad equiparare per legge l’agricoltura biodinamica a quella biologica.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza illustrando punto per punto i termini della questione.

  1. Cos’è l’agricoltura biologica? Per agricoltura biologica si intende un metodo di coltivazione i cui standard sono disciplinati in tutti i Paesi nell’Unione Europea dal Regolamento CEE 2092/91, anche al fine di contrastare le numerose frodi che spesso hanno accompagnato il mondo BIO. È dunque un metodo ufficialmente certificato.
  2. Cos’è e su cosa si basa l’agricoltura biodinamica? L’agricoltura biodinamica è una sorta di coltura basata su principi esoterici e di procedure magiche, nata in seguito ad un ciclo di lezioni tenute nel 1924 dal filosofo austriaco Rudolf Steiner e sviluppatasi poi in tutta Europa negli anni a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale. L’agricoltura biodinamica si basa sulle presunte proprietà di alcuni miscugli magici che attiverebbero la loro “potenza radiante” nel terreno da coltivare. Qualche esempio? Citiamo, letteralmente, quanto si riporta nei disciplinari ufficiali dell’agricoltura biodinamica: “Letame infilato nel cavo di un corno di una vacca che abbia partorito almeno una volta. Il corno, una volta riempito, viene sotterrato per fermentare durante l’inverno e recuperato nei giorni prossimi alla Pasqua per essere sottoposto alla fondamentale operazione di miscelazione e dinamizzazione con acqua tiepida di sorgente, pozzo o piovana, che ha una durata di circa un’ora e può essere effettuata manualmente, ma anche tramite macchine speciali”.
    Secondo il disciplinare, “le corna di vacca catturano, quando la vacca è in vita, i raggi cosmici affinché, quando sarà morta o a corna espiantate, il letame in quei corni, seppelliti e diseppelliti in funzione di combinazioni astrali, riceva le forze eteriche astrali catturate dalla punta del corno, aumentando così il potere di quel letame quando è disseminato sul campo”.
    Altri preparati “magici” prevedono di “sotterrare vesciche di cervo con dentro dei fiori di achillea”, o ancora “lasciare della corteccia di quercia a fermentare dentro al teschio di un animale domestico” al fine di aumentare la fertilità del miscuglio e del letame e conseguentemente la “potenza fertile” del terreno da coltivare.
  3. Quali sono le evidenze scientifiche a favore dell’agricoltura biodinamica? NON VE NE SONO. I sostenitori ripetono, come un mantra, la presenza di una review che analizza 147 pubblicazioni a sostegno dell’agricoltura biodinamica, ma ad oggi di essa non v’è traccia. Per contro, uno studio, prendendo in esame le poche indagini condotte sul biodinamico, ha rilevato una superficialità nell’analisi statistica dei risultati ottenuti e una trascuratezza nel riportare in modo chiaro i risultati positivi e negativi registrati, e conclude che: “Data la scarsità di letteratura scientifica e l’assenza di dati certi a supporto dell’efficacia dei preparati, non si può distinguere in modo misurabile l’agricoltura biodinamica da quella biologica e non dovrebbe essere raccomandata come pratica supportata da basi scientifiche”.
    Inoltre, il prof. Ignazio Verde, per dare contezza della follia del cornoletame scrive: “La quantità di letame da spargere per fertilizzare un ettaro di terreno viaggia nell’ordine delle centinaia di quintali per ettaro (2 campi di calcio). Un metro cubo di letame maturo pesa circa 7-8 quintali. Parliamo di almeno un paio di rimorchi agricoli di medie dimensioni a ettaro. Sapete a quanto ammonta la quantità di cornoletame (o di altri intrugli quali vesciche di cervo maschio, teschi, pelle di topo di campagna) che si sparge in un ettaro di terreno? Siamo nell’ordine di qualche centinaio di GRAMMI. Una ciotola da colazione per intenderci. Quale fertilità vuoi migliorare con una ciotola di cornoletame? O di vescica di cervo? Un ettaro di suolo di medio impasto per una profondità di 25 cm pesa all’incirca 33.300 QUINTALI. Di quanto può aumentare la sostanza organica di un ettaro di suolo che pesa 3.300.000.000 grammi con l’aggiunta di appena 200 grammi di cornoletame? Meno dello 0,000000061%. Siamo a dosi omeopatiche”.
    C’è qualche Senatore, parlamentare della Repubblica italiana che se la sente di commentare le ipotesi ascientifiche dei riti magici dell’agricoltura biodinamica contro la forza del ragionamento scientifico?
  4. La responsabilità del Senato. La senatrice a vita Elena Cattaneo aveva presentato tre emendamenti, poi bocciati, per espungere l’equiparazione dell’agricoltura biodinamica, definita “una pratica esoterica e stregonesca priva di basi scientifiche”, a quella biologica. E l’aveva fatto con metodo e nel merito: “Colleghi, rimuovere la parola biodinamica dal disegno di legge, come chiedono i miei emendamenti, non impedisce ai produttori di perseguire queste pratiche e ottenere la certificazione di prodotto biologico (per averla basta rispettare i protocolli), ma esplicitare il riferimento al biodinamico in questo testo di legge avrà l’effetto di dare dignità al cornoletame. Aggiungo anche che si tratta non di equiparazioni tra biologico e biodinamico solo per la parte nella quale il biodinamico mima le pratiche biologiche, ma di una totale equivalenza, al punto che il disegno di legge in discussione prevede che una quota di fondi pubblici venga dedicata specificamente alla ricerca scientifica, alla formazione nel settore biologico e, quindi, all’equiparato biodinamico. Se quest’equiparazione restasse esplicita (non ci può essere alcun fraintendimento sul suo significato), enti e portatori di interesse potrebbero organizzare corsi e progetti incentrati sull’esoterismo biodinamico con i soldi dei cittadini italiani. Grazie ai fondi previsti dalla legge si potrebbero creare attività e istituire insegnamenti, con tanto di crediti formativi, sulla profondità migliore a cui sotterrare le vesciche di cervo, sulla direzione giusta con cui mescolare il letame o su come meglio orientare la vacca al pascolo perché catturi raggi cosmici”.
    Gli emendamenti Cattaneo quindi si limitavano a togliere qualsiasi equiparazione esplicita dell’agricoltura biodinamica a quella biologica ed evitare che si finanzi con denaro pubblico una pratica squisitamente stregonesca.
    Come molti sostengono e come auspichiamo che qualsiasi essere raziocinante concordi, “l’agricoltura biodinamica in quanto tale non può essere sostenuta dallo Stato. Perché semplicemente, a differenza dell’agricoltura biologica, non gode di una certificazione ufficiale. Ed è assurdo che quella che di fatto è la misura applicativa di un regolamento comunitario possa essere considerata lo strumento per finanziare “il cornoletame”: la legislazione europea non prevede di sostenere la biodinamica”.
    “La biodinamica è finanziata solo se dotata di una certificazione di agricoltura biologica (e diverse aziende biodinamiche non ce l’hanno).”
    Dunque, perché aggiungere la parola “biodinamica” all’articolo 1 del ddl? Perché si è sentita la necessità di equiparare la biodinamica alla biologica? Perché la politica ha paura di togliere il riferimento al biodinamico, considerando che esso esiste come un sottoinsieme del già riconosciuto biologico?
    Il rischio della equiparazione biodinamico-biologico sta proprio nel fatto di riconoscere e quindi anche sostenere con fondi pubblici una pratica esoterica e stregonesca.
  5. I Senatori che hanno approvato il ddl sul cornoletame potevano non sapere? Consultando i lavori delle varie commissioni al Senato e alla Camera si scopre che sono ben DUE ANNI (il primo documento a disposizione dei parlamentari risale al 21 dicembre 2018, mentre un documento tecnico scientifico in discussione al Senato è del 9 gennaio 2019) che si discute di agricoltura biologica e biodinamica. Dov’erano i Senatori e deputati, la politica tutta quando si ammoniva sulla deriva antiscientifica circa l’approvazione del cornoletame?
    La Camera dei deputati può ancora fare qualcosa per evitare che passi un disegno di legge che fa esplicito riferimento ad una pratica esoterica.
    La politica non può deliberare senza valutare con metodo e nel merito, rischiando di confondere e ingannare i cittadini e i consumatori. Serve ovviamente una solida base di conoscenza e questo significa anche la fatica dello studio.

Come scriveva Antonio Gramsci, “Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare- nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza”.

Se la nostra classe politica non seguirà questo approccio, supportando pratiche esoteriche nel paese di Galileo e della Montalcini, non solo perderà quel poco di credibilità che gli è rimasto, ma lo farà perdere anche alle istituzioni che rappresenta, uccise dal ridicolo.

Alla luce di queste considerazioni, vi chiediamo di sottoscrivere il presente documento e farvi portavoce presso i rappresentanti del Parlamento Italiano della richiesta di espungere la parola “biodinamica” dal disegno di legge e di eliminare qualsiasi equiparazione esplicita dell’agricoltura biodinamica a quella biologica, secondo gli emendamenti Cattaneo.

TRA LE RAGIONI DELLA SCIENZA E LE PRATICHE ESOTERICHE, L’ASSOCIAZIONE APERTAmente SI SCHIERA A SOSTEGNO DELLA SCIENZA E DEL METODO SCIENTIFICO

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